Quest’anno andrà in scena la nona edizione del Premio istituito per valorizzare gli alunni più bravi e motivati e le migliori produzioni scientifiche
La Redazione
Il Premio scientifico “Conferiamo con le Scienze” è nato nel 2007 per iniziativa della professoressa Irene Santo, dal 1988 titolare della cattedra nel nostro Istituto, che lo presenta in questa intervista.
Il motivo della sua istituzione è presto detto: “sollecitare l’interesse degli alunni verso le Scienze, da strutturare in modo autonomo e consapevole, approfondendo gli spunti appresi in classe o altrove, ma comunque facendo gli opportuni collegamenti e andando al di là dei libri di testo. Abituare la mente all’analisi dei problemi, guardare alle nozioni scientifiche non come cose astratte, ma confrontandosi con la realtà quotidiana”
Quale bilancio possiamo tracciare di questi primi nove anni?
“Il premio è molto cambiato in questi anni. Prima aveva un carattere più teorico e compilativo, poi si è pian piano affinato, diventando più originale nelle scelte e nella presentazione grafica, più sperimentale, acquisendo anche nuove tecnologie. I ragazzi hanno raggiunto una maggiore disinvoltura nel parlare in pubblico, maggiori competenze tecniche, i lavori sono apparsi via via più curati, dei veri contributi scientifici, non una semplice ricerca scolastica”
Una realtà consolidata, ma sempre in crescita, dunque…
“Certo, tutto è perfettibile, ma possiamo dire che gli obiettivi iniziali sono stati centrati, c’è stata una crescita dapprima quantitativa e poi più qualitativa. Importanti anche le sinergie che da questo premio sono scaturite, ad esempio le lezioni pomeridiane di Fisica nucleare che si tengono nella nostra scuola”
Ecco, un aspetto senz’altro interessante è l’aggancio con il mondo accademico…
“Senza dubbio, nelle varie edizioni del premio abbiamo avuto autorevoli relatori, così come a volte i vincitori hanno potuto partecipare a importanti stage universitari. Vorrei poi ricordare il fondamentale appoggio della casa editrice Zanichelli, che ha fornito in tutte le edizioni interessanti – e, a volte, anche esclusivi – testi scientifici in omaggio per i migliori lavori”
Uno sguardo al futuro…
“Mi piacerebbe che il premio stimolasse i ragazzi a essere sempre più autonomi e determinati nella soluzione dei problemi scientifici, che potessero creare app, cose utili per la vita quotidiana… insomma, andare al di là della scuola, sollecitare in loro l’inventiva e la fantasia. A livello personale, vorrei che la partecipazione al nostro premio fosse un incentivo per il loro futuro, contribuisse cioè a far crescere la loro autostima, e magari a consolidare una scelta universitaria e di vita che molti di loro hanno già fatto in pectore
Appuntamento a mercoledì 1° giugno per la cerimonia di premiazione!