Gli Ideonella sakaiensis sono batteri grazie ai quali l’ambiente può essere salvato dal suo nemico peggiore, la plastica, che ogni anno uccide circa 1,5 milioni di animali!
di Cristina Tofan
La plastica, nonostante sia indispensabile per l’uomo, rappresenta da sempre un grande nemico della natura. Essa impiega dai 100 ai 450 anni per decomporsi e spesso finisce negli oceani e contamina l’ambiente che ci circonda. Pare tuttavia che un gruppo di ricercatori in Giappone coordinati da Shosuke Yoshida , del Kyoto Institute of Technology , abbia recentemente trovato la soluzione a questo problema grazie alla scoperta dei Ideonella sakaiensis 201-F6. Secondo quanto pubblicato sulla rivista Scienze, il risultato garantisce grandi progressi dal punto di vista scientifico .
Cosa sono gli Ideonella sakaiensis 201-F6? Sono dei batteri i quali grazie a due enzimi riescono a scomporre il Pet (Polietilene tereftalato), un polimero che rende la plastica molto più resistente, usato soprattutto nei contenitori per bevande.
Come funziona? Il primo enzima utilizzato è l’ISF6-4831 che, insieme all’acqu,a disintegra il Pet in sostanze intermedie che vengono poi scomposte dall’altro enzima, ISF6-0224 . E’ così che i polimeri del Pet vengono scomposti in due monomeri più semplici, i quali non danneggiano la natura.
Purtroppo questi batteri ci mettono tuttora troppo tempo per scomporre anche un leggerissimo pezzo di Pet (circa 6 settimane), ma gli scienziati stanno ancora lavorando a questo proposito e si dicono certi che, con le giuste modifiche, si potrebbe in futuro arrivare ad una velocizzazione del processo