Un progetto innovativo, portato avanti dal nostro Istituto in collaborazione con la cooperativa sociale Mobidi di Fiumicino: è la “terapia assistita con il cane“. Questi i risultati
di Manuela Gorgy
La cooperativa per giovani “Mobidì” opera nel comune di Fiumicino e focalizza il suo lavoro soprattutto sui giovani di oggi, aiutandoli a liberarsi da eventuali dipendenze nelle quali essi sono per così dire “caduti”.
È articolata in vari gruppi: oltre a quello sulla dipendenza, troviamo il gruppo “cani” che si occupa dei modi con i quali è possibile interagire con il proprio cane, cercando di capire le sue emozioni in base ai suoi comportamenti.
Quest’anno sono stati coinvolti in questo progetto sia i ragazzi del liceo di Maccarese “Leonardo Da Vinci” (Manuela Gorgy, Camilla Poggiali, Martina Sardellitti e Federica Nicastro) che quelli dell’istituto di Fiumicino “Paolo Baffi”.
Si tratta di un’esperienza nuova e divertente che ti permette allo stesso tempo di conoscere persone nuove ed interagire con loro, coltivando la propria creatività.
Il gruppo è guidato da Cecilia Brincat, la simpatica educatrice, e dalla dottoressa Patrizia Carrozzo. Durante questo corso, noi ragazzi abbiamo avuto l’opportunità di lavorare sia sul nostro cane e al contempo su noi stessi.
Infatti la persona in questione impara a non trasmettere le proprie paure al cane, senza spaventarlo, ma cercando di operare nel miglior modo possibile, con calma e tranquillità.
Tutto ciò viene fatto insieme, aiutandosi e interagendo, e durante le lezioni si fanno diversi parallelismi fra i comportamenti degli adolescenti e quelli dei cani.
Le lezioni si sono rivelate un aiuto prezioso per comprendere i comportamenti del nostro cane e i “segnali” che quest’ultimo ogni giorno ci invia.
Una ragazza del nostro corso ha affermato che partecipare le è stato molto utile, motivandola ad aiutare i ragazzi che si trovano in situazioni difficili, quali l’aver contratto delle dipendenze.
Mi piacerebbe qui con voi condividere una bellissima esperienza che ho vissuto al mare insieme agli altri componenti del corso. Una volta lì, le nostre responsabili ci hanno fatto sedere in punti diversi della spiaggia, facendoci chiudere gli occhi in modo da liberare la mente da tutti i pensieri, concentrandosi unicamente sul rumore delle onde con lo scopo di tranquillizzarci. Una pratica di cui abbiamo beneficiato sia noi, sia i nostri cani.
In conclusione vorrei affermare che è stata un’esperienza molto educativa e utile, ed invito tutti – anche chi non è possessore di un cane – a parteciparvi