L’adolescenza è un momento delicato dello sviluppo, in cui si forma l’identità personale, e in questo processo la rete può essere d’aiuto, ma anche costituire un rischio
di Francesca Ciobotaru
L’adolescenza è un momento delicato dello sviluppo di ogni persona, è una fase del ciclo vitale in cui l’identità personale è chiamata ad affrontare importanti trasformazioni sul piano dell’immagine del sé, del rapporto con i genitori, del rapporto con gli altri, dell’identità di genere in connessione alla maturazione sessuale.
Da quanto detto risulta chiaro che internet possiede caratteristiche allettanti che possono rappresentare fattori di rischio per lo sviluppo di una vera e propria dipendenza, in particolari in soggetti, adolescenti e non, meno maturi, con alto livello di curiosità, con bassa autostima e con difficoltà relazionali
I più colpiti sono gli adolescenti e gli adulti sotto i 40 anni con un elevato livello di conoscenza degli strumenti informatici, isolati per ragioni lavorative (ad esempio turni di notte) o geografiche, con problemi psicologici, psichiatrici o familiari preesistenti. Ragazzi soli, con scarso rendimento a scuola che passano ore e ore su web e proiettano il loro essere in un mondo virtuale sviluppando deficit emotivi e sociali
Anche i social network come Facebook e Twitter portano a comportamenti voyeuristici, basta pensare che la metà dei 350 milioni di iscritti accede quotidianamente al sito e non riesce a farne a meno