Nei vari dibattiti politici di oggi è sempre meno considerata l’opinione dei giovani. Con questo articolo speriamo di riuscire a valorizzare ed evidenziare tali idee
di Federico Piconese e Davide Principe
Oggi si dibatte tra gli adulti su quale sia effettivamente il ruolo e il valore dell’Europa. Le posizioni sono molteplici: per esempio nel nostro paese vi è un’idea generale che l’Europa vada riformata, da posizioni più radicali, come quelle della Lega Nord, a quelle più moderate della maggior parte dei partiti, che credono che nel continente vi sia un eccessiva austerità economica
Tuttavia chi ha meno voce in capitolo sono i giovani, coloro che però porranno le basi di un eventuale cambiamento in Europa. Oggi noi studenti del Leonardo da Vinci proveremo a dar voce a questi ragazzi per stimolarli a far valere le loro idee in una società che poco ci ascolta
Intanto il tema su cui c’è più discussione è: ti senti cittadino europeo oppure saresti a favore di un’ipotetica uscita? A risponderci sono stati sei ragazzi della nostra scuola, tra i quali sono emersi pareri discordanti
Una parte consistente di questi si considera ancora cittadina europea. Nonostante ciò in tutti si evince una maggiore o minore volontà di cambiamenti. Ad esempio, riguardo un punto caldo della politica attuale quale l’immigrazione, vi è un generale pensiero: che il peso di una così grande migrazione debba essere spartito, in base a criteri di disponibilità fisica ed economica, tra tutti i paesi dell’Europa, e non solo tra i paesi che, per ragioni geografiche, sono i primi ad accoglierli, in modo da garantire ai migranti una degna qualità di vita ed una giusta integrazione sociale
Un’altra proposta interessante, espressa dai ragazzi, è quella di favorire i paesi più arretrati o più in difficoltà alleggerendo la tassazione e investendo denaro sulle piccole-medie imprese
Tuttavia i ragazzi hanno messo in luce anche i punti fermi di quest’Europa: la moneta unica e la libera circolazione favoriscono il commercio e gli spostamenti delle persone all’interno della comunità
Le idee di una ragazza però si differenziano parzialmente, in quanto a livello teorico si considera cittadina europea, ma sul piano pratico sente che vi è un eccessivo dislivello economico e sociale tale da farle provare disagio quando si trova nei paesi più sviluppati. Tuttavia al momento reputa un’eventuale uscita dall’Europa come un vero e proprio suicidio; l’Inghilterra, presa come esempio, è riuscita a sopportare il colpo della separazione (seppur si tratta solo di previsioni) poiché dotata di un’economia stabile e da sempre indipendente. Nel nostro caso abbiamo invece un’economia troppo dipendente da quella della Comunità Europea
Una voce fuori dal coro è portata avanti da un alunno che pensa che l’Italia debba assolutamente uscire dall’Europa. Secondo lui infatti i trattati UE violentano la costituzione italiana e ogni paese dovrebbe avere una propria moneta. Inoltre, egli riporta come esempio di ciò la Svizzera e la Norvegia, paesi da sempre estranei alla Comunità Europea e con un’economia più avanzata rispetto a molti dei paesi europei
L’unica domanda alla quale hanno risposto univocamente è: sei attualmente rappresentato/a da qualcuno in grado di portare avanti il cambiamento che desideri? Risposta: NO!
Noi autori dell’articolo, dal nostro canto, crediamo che anche se i tempi sembrano bui, forse più che mai, non bisogna mai smettere di credere nel cambiamento e portare avanti le proprie idee a testa alta; il cambiamento siamo noi giovani, ma per far sì che ciò accada è necessario che tutti comincino a farsi una propria idea sul mondo che ci circonda e i problemi che lo affliggono
Per questo vorremmo concludere ringraziando i ragazzi che hanno collaborato a quest’ articolo, dimostrando un interesse già vivo in loro e una partecipazione attiva alla vita sociale: Filippo Sansone (II B Scientifico), Vittoria Raponi (I C Linguistico), Valerio Carioli (III A Classico), Ostafe Vlad-Stefan (II A Classico), Valerio Sebastiano (III A Classico)