Un artista che ci insegna ad osservare qualcosa da un punto di vista differente e comprendere così il senso del mondo
di Ludovica Celletti e Domiziana Guidi
Arcimboldo nacque il 5 aprile dell’anno 1526. Proveniva da una famiglia aristocratica di Milano, fece le sue prime esperienze lavorative e inerenti all’ambito artistico nella bottega di suo padre.
Tra le opere più conosciute di Arcimboldo ci sono le famose “teste composte”: egli riusciva ad ottenerle attraverso la combinazione o il ribaltamento di elementi naturali come frutti di ogni genere, verdura, piante e vegetali, grazie ai quali riusciva a realizzare volti umani.
L’arte di Arcimboldo è stata influenzata soprattutto dall’epoca in cui viveva: egli attraverso le sue opere tentava di esternare le sensazioni, le emozioni delle persone che fino ad allora erano rimaste nascoste come se fossero un enigma.
Il famoso pittore induce chiunque guardi i suoi quadri a interrogarsi sul loro significato e, così facendo, ad andare oltre alla tela che hanno davanti e perciò ad ammirarle attivamente e non passivamente.
Arcimboldo non voleva che le persone si soffermassero su un unico elemento, come per esempio un pomodoro, ma che guardassero quel volto nel suo insieme, sommando tutti gli elementi naturali che erano presenti. Tutto ciò mette in evidenza il rapporto necessario che c’è tra la sorpresa e il bisogno di osservare qualcosa da un punto di vista differente e comprendere così il senso del mondo.
Oltre alle ‘’teste composte’’ rappresenta le 4 stagioni, di cui nel 1572 dipingerà una seconda serie (primavera, estate, autunno e inverno) con i 4 elementi (fuoco, acqua, terra e aria) conosciuta anche con il nome di ‘’personificazione di mestieri’’: ogni stagione si riferisce, o ha come tematica principale, a un unico elemento naturale.
Arcimboldo morì a Milano l’11 luglio del 1593. Fino all’11 febbraio 2018 a Roma, a Palazzo Barberini, è stata in cartellone una mostra di Arcimboldo, attraverso la quale ogni persona ha avuto la possibilità di ammirare le capacità di questo genio contemporaneo.