La più grande manifestazione “verde” del pianeta è un importante momento di riflessione, ma anche di richiamo all’azione. Perché la Terra è di tutti, e non solo il 22 aprile
La redazione
Una giornata per celebrare la Terra e pensare al suo futuro, salvaguardandola da ogni rischio. È questo l’obiettivo che si prefigge l’Earth Day – Giornata mondiale della Terra, la più grande manifestazione ambientale del pianeta, giunta alla 48° edizione
Nata nel 1970 negli Stati Uniti, oggi mobilita oltre un miliardo di persone nei quasi 200 Paesi membri delle Nazioni Unite e viene celebrata ogni anno il 22 aprile, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera
Il tema dell’edizione 2018 è la lotta all’inquinamento da plastica, sul quale il nostro giornale si è già espresso in passato con due articoli, sulla possibilità di utilizzare batteri decompositori (leggi qui) e di sostituire le bottiglie di plastica con una gelatina trasparente (leggi qui)
Per chi è interessato, a Roma l’Earth Day verrà celebrato al Villaggio per la Terra, aperto fino al 25 aprile a Villa Borghese e sulla Terrazza del Pincio