Una petizione, che ha come primo firmatario il nostro Dirigente scolastico, si schiera in favore della mostra che ricorda il dramma delle leggi razziali a scuola e rivendica il ruolo di educatori degli insegnanti
La redazione
Il mondo della scuola si mobilita per sostenere il lavoro dei ragazzi e i docenti del liceo Petrarca di Trieste in merito alla mostra “Razzismo in cattedra”, organizzata dall’istituto giuliano in collaborazione con l’Università, il Museo della Comunità ebraica e l’Archivio di Stato
Mostra che è stata contestata per via della sua locandina – la prima pagina de Il Piccolo del 3 settembre 1938, che titola “Completa eliminazione dalla scuola fascista degli insegnanti e degli alunni ebrei” – giudicata da molti troppo forte, al punto da imporre uno stop al liceo Petrarca. Affermazione che ciascuno può giudicare da sé, dato che la foto è pubblicata in apertura e integralmente qui a fianco
La nostra scuola partecipa decisamente al dibattito, con una petizione lanciata dalla preside Antonella Maucioni, accompagnata da una lettera al ministro Bussetti
“Ci siamo proposti di dare solidarietà al liceo e ai docenti – ha dichiarato la dirigente all’agenzia Dire – e speriamo che il ministro abbia la sensibilità di raccogliere la nostra preoccupazione, visitando la mostra e prendendo una posizione su quando accaduto”. E ancora: “noi che facciamo della ricerca storica e della riflessione attiva e condivisa uno strumento per la comprensione del passato e per la costruzione del futuro, non possiamo che rimanere perplessi su quanto è accaduto e ci interroghiamo sul significato profondo di quella che appare come una vera e inspiegabile censura da parte di una istituzione pubblica nei confronti di un’altra importante istituzione pubblica, la scuola”
Il Leonardo da Vinci fa parte infatti della rete “Fare memoria”, che da anni si preoccupa di sensibilizzare i giovani sul valore del passato e, come tale, con questa petizione rivendica il ruolo di educatori degli insegnanti, invitando il mondo politico a non intaccare il loro lavoro di formazione didattica e civile: “la scuola ha il pieno diritto/dovere di favorire la libera espressione nell’ambito di un dovere che promana dalla Costituzione – conclude il documento – e noi educatori lavoriamo quotidianamente per fornire agli studenti strumenti per costruire autonomamente quello spirito critico necessario a diventare persone mature e cittadini consapevoli e responsabili”
Chi volesse firmare la petizione può farlo a questo link