Dopo il primo sbarco la NASA ha desiderato molto ripetere questa esperienza e oggi l’impresa sembra davvero possibile. Nel frattempo anche il cinema ha deciso di investire sull’argomento…

di Mara e Arietta Giustini

La NASA (National Aeronautics and Space Administration) ha recentemente dichiarato di voler effettuare, entro 10 anni, un nuovo lancio verso la Luna. Il primo sbarco è avvenuto quasi 50 anni fa, nella notte tra il 20 e il 21 luglio 1969: a comando di questa missione Apollo 11 vi erano tre astronauti, ma il primo uomo a mettere piede sul suolo lunare fu Neil Armstrong, il quale definì quest’azione “un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per l’umanità”

Jim Bridenstine, l’attuale capo della NASA, ha annunciato di voler testare le prime capsule per posarsi sulla Luna entro il 2024, e inoltre desidera portarvi nuovamente gli astronauti nel 2028 per rimanervi e sperimentare nuove tecnologie per effettuare il successivo passo, ovvero portare l’uomo sul pianeta rosso (Marte)

Il piano della NASA prevede di creare una stazione orbitale intorno alla Luna per far partire le navette che riporteranno gli astronauti sul nostro satellite. La stazione, chiamata Lop-G (Lunar Orbital Platform-Gateway) sarà realizzata dalla collaborazione internazionale delle varie agenzie spaziali: la statunitesne NASA, l’europea ESA, la russa Roskosmos, la giapponese JAXA e la canadese CSA

Con essa sarà più facile sia salire che scendere dalla superficie lunare, proprio perché ci sarà una potenza minore e, di conseguenza, un consumo inferiore di carburante, dichiara Jim Bridenstine

Il tema dello sbarco sulla Luna e ella conquista degli altri pianeti è, nel frattempo, tornata di grande attualità grazie anche alla realizzazione di diversi film, come ad esempio “First man-Il primo uomo” (nella foto in apertura) e “Il diritto di contare”

Il primo racconta la storia dell’ingegnere aeronautico Neil Armstrong, che ha promesso alla sua famiglia la Luna e, proprio dopo la scomparsa della figlia, decide di partire per la missione Gemini. Infine diventerà il primo uomo al mondo a mettere piede sul suolo lunare

Il secondo film invece tratta le vicende di tre matematiche afroamericane che lavoravano presso la NASA. Questo film, tratto da una storia vera, è ambientato negli anni 60, periodo contrassegnato dalle figure di J.F.K (John Fitzgerald Kennedy) e Martin Luther King, inoltre racconta della sfida tra USA e l’Unione Sovietica nel arrivare primi sulla Luna

Per di più illustra l’argomento del razzismo nei confronti degli afroamericani e, in particolare, quello rivolto alle donne: infatti la Storia ha sempre visto l’uomo come simbolo del progresso e dell’evoluzione, mentre le donne da questo punto di vista sono state sottovalutate e discriminate, e ancora oggi faticano ad ottenere un riconoscimento in ambito lavorativo

La conquista dello spazio si può dunque definire come una metafora della Storia umana, proprio perché non si è conquistato soltanto il suolo lunare, ma ha segnato anche delle vittorie importanti per i diritti dei neri e delle donne