I risultati dell’indagine nazionale della Fondazione Agnelli premiano il nostro Liceo Classico, classificato al settimo posto tra i migliori licei di Roma
di Alessandra Benadusi
Nella nuova edizione dell’indagine Eduscopio, quest’anno balza agli occhi una novità che ci riempie d’orgoglio: il nostro Liceo Classico si è classificato al settimo posto (scalando ben sette gradini: era 14° nelle statistiche 2019), in una posizione di poco successiva a quella di istituti romani di grande tradizione, come il Tasso e il Vivona.
Innanzitutto chiariamo di cosa si tratti: Eduscopio è un progetto della Fondazione Agnelli che va a valutare – con un numero di dati davvero impressionante . come le scuole italiane preparino ai percorsi successivi, cioè agli studi universitari o al lavoro, e offre ogni anno questi risultati su un portale facilmente consultabile dal personale della scuola ma anche da studenti e genitori (eduscopio.it).
Sottolineiamo anche che il nostro Liceo Classico presenta un voto medio alla Maturità di 78.1 (per gli studenti immatricolati) e buone prestazioni complessive per quanto riguarda il proseguimento successivo degli studi.
Non si tratta quindi di un puro riconoscimento di diligenza e buon profitto dei nostri studenti, ma di una conferma nel contesto universitario dei risultati ottenuti dai nostri diplomati in termini di competenze e metodo di studio.
Con queste parole la Prof.ssa Sabrina Belbello, collaboratrice della Dirigente Scolastica e docente assai rappresentativa nel corso, spiega e commenta questi dati: “penso che il Liceo Classico ancora oggi sia un’ottima scelta in vista di un percorso universitario, sia nell’ambito umanistico che scientifico. Credo che i dati presentati da Eduscopio si possano spiegare in quanto – oltre al percorso prettamente scolastico, già ricco di per sé – i nostri studenti vengono stimolati con mille altre attività formative proposte da noi docenti, come teatro, arte, sport, scavi archeologici, conferenze scientifiche, certificazioni e stage linguistici. Il nostro punto di forza, condiviso da tutti i docenti, è insegnare ai nostri ragazzi l’amore per il lavoro ben fatto”