La storia dello sport è anche la storia della nostra società, tra regimi, tragedie e globalizzazioni. Questa è la tesi emersa dall’incontro con il prof. Porro
di Federico Agrifogli
“Il XX secolo è stato un secolo di tragedie, contraddizioni, ma anche di grandi progressi”. Con questa frase Nicola Porro, storico e docente universitario italiano, ha iniziato il suo incontro tenutosi nell’Aula Magna del nostro Istituto il giorno 3 febbraio, dal titolo “Lo sport del Novecento: sogni, incubi e miti”.
Porro ha descritto come nel corso del XX secolo la percezione del mondo sia totalmente cambiata, soprattutto la rappresentazione data dagli uomini del loro rapporto con l’umanità.
Ma perché si parla di sport? Il fenomeno sportivo che viene riproposto alla fine del’Ottocento, con l’idea di ricostituire il movimento olimpico, è uno dei più importanti prodotti di quel processo di globalizzazione che ha avuto inizio in tempi abbastanza lontani, e che avrà l’effetto di produrre una propria idea di globalizzazione.
Lo sviluppo di questa idea si trasformerà nel corso dei secoli in volontà di egemonia, di dominio e di controllo sociale. In questo senso, il conflitto fra i nazionalismi che poi si convertirà in conflitto totalitarista, porterà a una sorveglianza totale su tutta la popolazione, fino ad arrivare a controllare ogni singolo individuo.
Non per puro caso, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, George Orwell immaginerà un mondo in cui il controllo sociale non sla più esercitato attraverso la potenza delle armi, ma “entrando nei cervelli” e cancellando la memoria, eliminando del tutto il rapporto con la storia.
Un potere che possa controllarci agendo sulle nostre sensazioni, prospettiva che risulta essere alquanto terrificante, ma che pone dinanzi un compito preciso: quello di non cancellare i ricordi, di non dimenticare come siano successe certe cose, perché soltanto se ci impadroniamo della nostra storia, ci sottrarremo al rischio di essere condannati a riviverla in forme diverse.
Il professor Porro ha poi continuato a illustrare i più famosi atleti e sportivi che si sono succeduti nel corso della storia. L’incontro è risultato essere molto interessante ed ha visto la partecipazione di tutte le classi del triennio del liceo e dell’istituto agrario
nella foto, un’immagine delle Olimpiadi di Berlino 1936