Verità e menzogne: i misteri che avvolgono l’esistenza del fantomatico pianeta Nibiru, analizzando pro e contro alla ricerca della verità
di Noah Ridolfi
Sono molti i misteri che avvolgono il pianeta X, conosciuto anche come “Nibiru”, la cui esistenza è stata teorizzata dallo scrittore Zecharia Sitchin grazie ai suoi studi riguardo antichi testi Sumeri. Il suo nome deriva dalla lingua accadica e significa punto di attraversamento o di transizione.
Sitchin è giunto alla conclusione che Nibiru sia un pianeta diverso e sconosciuto. Nella sua costruzione teorica egli affianca al pianeta Nibiru il pianeta Tiamat. Quest’ultimo sarebbe esistito collocandosi tra Marte e Giove. Egli suppone che fosse un fiorente mondo con giungle e oceani, la cui orbita fu distrutta dall’arrivo di un grande pianeta e di una piccola stella che attraversò il sistema solare tra i 65 milioni e i 4 miliardi di anni fa. La nuova orbita assunta da Tiamat avrebbe fatto sì che collidesse con Nibiru. I detriti di questa collisione avrebbero dato vita alla fascia principale di asteroidi, alla Luna e alla Terra
In particolare, quest’ultima parte di teoria si avvicina all’origine scientificamente provata del sistema solare, ossia all’aggregazione di polvere interstellare all’ interno di una nebulosa.
Un’altra tesi dei sostenitori dell’esistenza di Nibiru è l’identificazione di quest’ultimo con Nemesis, l’ipotetica stella nana bruna o rossa associata al Sole, ipotizzata da Richard A. Muller per spiegare una presunta regolarità delle estinzioni di massa osservata nella storia dei fossili.
L’astronomo sostiene che Nemesis, passando attraverso la nube di Oort a cadenze di alcuni milioni di anni, perturberebbe con la sua gravità le orbite degli oggetti della stessa nube, causando così l’entrata nel sistema solare di uno sciame di comete, alzando le probabilità di una collisione che porterebbe ad un’ eventuale estinzione di massa.
Una parte della comunità scientifica sostiene che questo oggetto sia lo stesso “Pianeta X” già cercato da parte degli astronomi per spiegare le discrepanze nelle orbite di Urano e Nettuno. Lo scienziato che più dedicò attenzioni alla ricerca di questo corpo celeste fu Percival Lowell, il quale avanzò l’ipotesi che la gravità di un grande e invisibile nono pianeta avrebbe potuto perturbare l’orbita di Urano e Nettuno quanto bastava per spiegarne le irregolarità.
Alcuni scienziati e “complottisti”, inoltre, affermano che negli ultimi mesi sia avvenuto il più eclatante ed evidente contatto con questo pianeta: precipitazioni insolite, temperature invernali rigide e forti gelate da una parte del globo, mentre dall’altra parte del pianeta temperature estive anomale, riflettono gli effetti dei cambiamenti climatici che hanno influenzato il nostro pianeta. Occorre ricordare che 50 anni fa le Nazioni Unite avevano avvertito che l’umanità stava entrando in “un’era di eventi meteorologici estremi”, previsione che sembra essersi affermata ricordando eventi tragici come terremoti, maremoti ed eruzioni vulcaniche.
Ultima, ma non per importanza è la recente scoperta da parte della Nasa di un pianeta con caratteristiche fisiche e astronomiche molto simili a quelle della Terra,ovvero Kepler-16 (AB)b, che ha dato credito ad una possibile esistenza del Pianeta X, e potrebbe convincere qualche scienziato a iniziare delle ricerche per confermare o meno l’esistenza di quest’ultimo.
Non vi sono però solamente tesi a favore dell’esistenza di Nibiru, infatti, vi è una tesi che scredita totalmente la sua esistenza. Per molti, Zecharia Sitchin, il famoso scrittore che sostiene l’esistenza di questo corpo celeste, inventò di sana pianta la teoria sulla sua esistenza per diffondere panico nel grande pubblico traendone così anche molta fama.
Inoltre, secondo una strampalata teoria proposta nel 1995 da Nancy Lieder, priva di alcuna base scientifica ma appoggiata da molte persone, questo pianeta sarebbe in rotta di collisione con il nostro; teoria che però è stata smentita, in quanto se un pianeta fosse in rotta di collisione con la Terra, questo presunto corpo sarebbe l’oggetto più luminoso del cielo dopo il Sole e la Luna. Basti pensare che pianeti come Giove, distante più di 700 milioni di chilometri dal Sole o come Saturno, ancora più lontano, siano ben visibili nei nostri cieli
Infine, una gran parte del mondo degli studiosi del cosmo concorda nell’affermare che se un pianeta come Nibiru fosse cosi vicino al nostro Sistema Solare, le anomalie che si dovrebbero verificare andrebbero ben oltre i terremoti da noi conosciuti, o dalle escursioni termiche verificatesi negli ultimi 200 anni; si parlerebbe, invece, di catastrofiche variazioni delle orbite dei pianeti che potrebbero anche portare alla distruzione della nostra intera galassia e non solo…
E tu cosa ne pensi? Concordi con l’ipotesi della possibile esistenza di questo pianeta, o appoggi l’idea più razionale del suo essere frutto dell’immaginazione umana?