Nata negli anni Settanta grazie alle Nazioni Unite, ogni anno ha un tema diverso: quello del 2017 era il rapporto tra persone e natura, in un tentativo di recuperare ciò che stiamo per perdere

di Luca Coppola

La Giornata Mondiale dell’Ambiente si festeggia ogni 5 giugno, ma deve portare con sé un impegno da parte di tutti, che deve durare nel tempo

Proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite negli anni Settanta, da allora la Giornata Mondiale dell’Ambiente è stata usata come occasione per parlare di tematiche ambientali, che riguardano tra le altre cose l’inquinamento, la sovrappopolazione e il surriscaldamento globale.

Quest’anno un argomento molto discusso è stato sicuramente l’annuncio dell’abbandono da parte degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi. Tutto ciò infatti potrebbe avere delle conseguenze disastrose, compromettendo buona parte del lavoro fatto fino ad ora, ma anche importanti conseguenze psicologiche che vede sulla popolazione mondiale

Il tema di quest’anno era “Connecting People to Nature” e il paese ospitante è stato il Canada, una delle nazioni più ecosostenibili del pianeta.

Con il riscaldamento globale che continua a crescere e non fermarsi, l’Onu ha pubblicato qualche consiglio per dare un piccolo aiuto per il bene del pianeta, quale l’uso delle lampadine a LED, fare la raccolta differenziata, utilizzare i mezzi pubblici e non sprecare l’acqua, tutte lezioni che si cerca di insegnare già da piccoli

Come ricordato nell’edizione 1974, sotto il tema “Only an Earth”, abbiamo a disposizione soltanto un pianeta, e dobbiamo impegnarci a proteggerlo per il bene di tutti.

Per questo, ad oggi 194 paesi (tranne gli USA), collaborano e operano in base all’accordo di Parigi, per far sopravvivere la nostra Terra