Un viaggio alla scoperta dei Bitcoin, la moneta virtuale che sta superando tutti i record e vale (forse) più dell’oro. È solo un fuoco di paglia?
di Stefano Nechita e Flavio Di Lernia
I Bitcoin nascono come valuta virtuale nel 2009. Si tratta in pratica di una moneta non reale, intangibile, con la quale però si possono comprare oggetti reali. Non esistendo in maniera concreta, non ci sono organismi o banche che li controllano
Questo sistema rende molto variabile il valore reale di un Bitcoin, anche se la valuta virtuale segue standard di crescita e di ribasso simili alle monete reali. Negli ultimi tempi, però, i Bitcoin hanno fatto registrare risultati a volte molto positivi, tanto che alcuni economisti stanno iniziando a considerare i Bitcoin come la valuta del futuro
Ma come funzionano i Bitcoin?
Il protocollo Bitcoin, comunemente indicato con l’iniziale maiuscola per distinguerlo dalla moneta, utilizza un complesso sistema di crittografia per gestire gli aspetti funzionali del bitcoin, come la generazione di nuova valuta o l’attribuzione di proprietà.
Il Bitcoin si basa sulla tecnologia peer-to-peer (P2P), la stessa utilizzata per lo scambio più o meno legale che si fa in rete di file musicali, film e software. Cardine del sistema è il trasferimento di valuta tra i conti pubblici, detti “wallet” (portafoglio) degli utenti.
E come posso guadagnare o generare Bitcoin?
Generare bitcoin potrebbe apparire come un’attività piuttosto semplice: di fatto, tutto ciò che serve è un computer e un client che ci inserisca all’interno della rete per la creazione della moneta online.
Il client si occupa di scaricare dalla rete dei pacchetti-dati contenente calcoli crittografici di enorme complessità: una volta risolti, l’utente sarà “ricompensato” con un bitcoin o una frazione della moneta virtuale
Questi calcoli, com’è semplice immaginare, richiedono dei computer particolarmente performanti: saranno necessari un processore e una scheda grafica molto potenti per riuscire a risolvere gli “enigmi” crittografici e guadagnare bitcoin
Un’attività poco redditizia, se svolta con un solo computer: infatti la creazione di computer da “mining bitcoin” può superare facilmente i 2.000 euro e la loro gestione ha costi superiori rispetto a quelli di un PC casalingo
Quali sono i rischi dei Bitcoin?
Un algoritmo genererà nuovi Bitcoin per valori già stabiliti in partenza, fino a un punto massimo di 21 milioni di bitcoin raggiunti – si pensa – nel 2033. Successivamente la quota di Bitcoin in circolazione nel mondo rimarrà fissa
Questa visione potrebbe trovare supporto nel recente apprezzamento dei Bitcoin, che negli ultimi giorni stanno bruciando record su record (è stato raggiunto il picco di 19 mila dollari per Bitcoin)
Nella realtà si tratta di una criptomoneta ad altissimo rischio di volatilità, senza contare che – quando si tratta di incassare danaro a fronte di Bitcoin – sono numerose le segnalazioni di persone che non riescono a ottenere il danaro
Fonti: Focus, ilgiornale.it