Un film da studiare in dettaglio per scoprire i segreti di un grande regista: ecco a voi la pellicola del 2014, ispirata ai racconti di Stefan Zweig
di Luca Mazzeo
Grand Budapest Hotel è un film (commedia/drammatico) del 2014 scritto, diretto e co-prodotto da Wes Anderson, i cui attori principali sono Ralph Fiennes, Tony Revolori, Saoirse Ronan, F.Murray Abraham
Una ragazza deposita una chiave di una stanza del Grand Budapest Hotel nel proprio posto, forse la chiave della stanza di un famoso scrittore scomparso. Un uomo racconta la storia di Gustave H. (il capo dell’hotel) e del giovane portantino Zero ad uno scrittore. Una storia ricca di sventure per ottenere il patrimonio di famiglia. Il film è tratto da un libro, e sono entrambi divisi in capitoli
Uno degli elementi principali di Grand Budapest Hotel è la fotografia – che è come un simbolo per i lavori di Anderson – che ricorda altri film del regista americano, come l’Isola dei cani e Fantastic Mr. Fox; è evidente la scelta di tagliare ogni scena a metà per dare subito una sensazione di perfezione e simmetria
Wes Anderson è certamente un innovatore, perché con questo film riesce a raccontarci il nazismo e altri temi “negativi” in maniera armoniosa, in un modo molto bello, anche se di bello non hanno nulla
Il movimento dei personaggi è fondamentale: non ha bisogno di un montaggio e dà ritmo alla scena, con la macchina da presa che inquadra la scena prima che succeda la scena stessa
Il film ha anche ottenuto 9 candidature agli Oscar e ne ha vinti 4 (costumi, scenografia, trucco e colonna sonora), 11 candidature ai Bafta e vinti 5, e 4 candidature ai Golden Globes, vincendone uno