Apparentemente è perfetto, ma in realtà non è tutto oro ciò che luccica… Dietro ad abiti sfarzosi spesso si nascondono infatti storie di cronaca nera, e molte vittime
di Valentina Marinacci e Lucrezia Luttazi
In Italia Milano è considerata la capitale dalla moda dal 2009, dopo aver superato anche città come New York e Parigi. La maggior parte delle grandi firme della moda italiana, come Valentino e Versace, hanno sede a Milano. Sono presenti in città anche numerose boutique di case di moda internazionali, come Louis Vuitton, H&M e Ralph Lauren
Ogni anno si tiene la settimana della moda, conosciuta anche come fashion week. Durante questo periodo hanno modo di sfilare modelle e modelli da tutto il mondo, per permettere agli stilisti ed alle case di moda di presentare le proprie ultime collezioni e al pubblico di scoprire quali siano le ultime tendenze. Spesso quest’ultime rimandano ad esempi stilistici passati, in gergo vintage
Durante uno di questi eventi, a New York, Vlada Dzyuba è morta a 14 anni, esausta dopo aver indossato gioielli in un’esibizione cinese per 13 ore di fila. La sua fine come baby-modella è avvenuta in un letto d’ospedale quando ormai le sue condizioni erano disperate, in quanto gli organi sono collassati uno dopo l’altro e hanno smesso di funzionare
Il suo agente, famoso per il reclutamento di giovani modelle in tutta la Russia, è al centro di un’inchiesta perché è colui che ha firmato il suo contratto
La legge in Europa e in Russia è molto rigida al fine di evitare lo sfruttamento sulle passerelle e le minorenni sono autorizzate a sfilare solo 4 ore a settimana. Ma a Pechino e Shanghai le baby-modelle hanno contratti che non specificano le ore d’impiego e i tempi di riposo
Nel corso del tempo i casi di morte sono aumentati, contando anche le vittime decedute per overdose. Queste assumevano droghe pesanti per mantenere il ritmo di vita alto e per mantenere la linea
Un ruolo importante lo detengono i cosiddetti influencer che si occupano di sponsorizzare 365 giorni l’anno i capi delle grandi marche italiane e non. Oggi questo è diventato un vero e proprio lavoro: un esempio può essere Chiara Ferragni, l’influencer numero uno al mondo. Limitandoci ai post social, la cifra da segnare a suo favore sembra proprio sia di 52 mila euro
Anche Chiara Biasi, un’altra influencer, è super seguita su Instagram. Dopo essere andato in onda uno scherzo organizzato da Le Iene, ha fatto anche molto discutere, in particolare per alcune parole di Chiara sui suoi guadagni da capogiro: “per 80 mila euro nemmeno mi alzo”, ha detto
In conclusione, possiamo dire che il “lavoro” di influencer è retribuito molto di più rispetto ai mestieri che svolgono, ad esempio, persone plurilaureate; che il campo della moda può sembrare dall’esterno un mondo florido, ma in realtà internamente ci sono meccanismi complessi che spesso hanno portato anche alla morte sia gli stilisti che le modelle, come dimostrano l’attentato a Gianni Versace e la morte di Claudia Felix, Gia Carangi e molte altre