“Una possibilità per dare corpo alle proprie idee, proposte e riflessioni”: ecco la Voce del Leonardo nelle parole del Dirigente scolastico Maria Antonietta Maucioni
di Silvia Orani e Jessica Zanini
Cosa ne pensa del giornalino scolastico, che cosa si aspetta da questa iniziativa?
È stata un iniziativa che ho sposato subito con grande entusiasmo, perché era da molti anni un progetto chiuso nel cassetto dei desideri , ovvero quello di avere un giornalino scolastico.
Per tutti questi anni ci abbiamo provato a più riprese, ma senza riscuotere un grande successo, almeno fino ad oggi. Quindi quando quest’anno il professor Puma ha legato al suo progetto di Educazione alla Comunicazione la realizzazione di un giornalino web, sono stata molto contenta perché era uno degli obiettivi che mi prefiggevo.
Cosa mi aspetto? Intanto la possibilità per voi ragazzi di capire come funziona la redazione di un giornale, come si tratta una notizia. Quindi un educazione alla comunicazione corretta perché oggi spesso siamo tutti esposti a forme di comunicazione artefatte, in più è una possibilità per i giovani di dar corpo alle proprie idee, proposte e riflessioni.
Come mai fino adesso non era mai stata attivata un’iniziativa simile ?
A più riprese ci si è provato sia da parte di professori che da parte di alunni, però non siamo mai riusciti a portare in porto quest’attività. Di fatto voi stessi mi insegnate che c’è un grande lavoro dietro, sembra qualcosa che si può impiantare con una certa estemporaneità, ma in realtà no, c’è uno studio ferreo dietro.
La pubblicazione di una redazione richiede sacrificio, “rimanere sul pezzo”, come si dice in gergo.
Cosa vorrebbe che rappresentasse, quale immagine della scuola vorrebbe che trasparisse da questa iniziativa?
Mi piacerebbe che trovassero espressione tutte le moltissime attività che facciamo in questa scuola e che spesso invece non sono sufficientemente conosciute, neanche all’interno della scuola stessa.
Di fatto il Leonardo Da Vinci è un istituto dove si svolgono moltissime attività ma spesso e volentieri , queste attività sono conosciute solamente da chi partecipa direttamente al progetto, perciò sarebbe bene che anche gli altri studenti ne vengano a conoscenza, al fine che queste iniziative divengano patrimonio per tutti.
Il giornalino può rappresentare una vetrina idonea per le tante attività del nostro istituto? Se sì, per quali in particolare?
Sicuramente per tutte quelle legate ai progetti. Perché fatalmente il progetto coinvolge un piccolo gruppo di studenti o classi , sarebbe opportuno dare una vetrina giusta a tutti i progetti, in modo tale di far entrare in gioco tutti coloro che ne sono interessati.
Può essere un ulteriore fattore di aggregazione tra docenti, studenti e famiglie?
Sicuramente sì, se inserissimo all’interno del giornalino una sorta di calendario degli eventi. Mi auguro che possa essere un mezzo utile per dare in anticipo la possibilità ai ragazzi e alle famiglie di sapere che ci saranno delle specifiche attività, potrebbe essere un ottimo fattore per l’incremento dei possibili partecipanti ai progetti proposti dalla scuola.
Ha mai partecipato, da studente, a un giornalino scolastico ? Se sì, in che modo?
Sì, ho partecipato ad un giornalino scolastico, scrivendo alcuni articoli e ovviamente facendo, come fate voi, delle interviste.
Per concludere, l’informazione e il dialogo sono i due fattori fondamentali per qualunque società civile: in questo senso cosa può fare il nostro giornalino?
Beh, quello che dicevo un po’ all’inizio, ovvero secondo me è molto importante che voi ragazzi vi avvicinate alle notizie e che comprendiate meglio la genesi di alcuni fenomeni. Nella società odierna i giovani tendono ad avvicinarsi alle notizie in modo indiretto tramite internet, senza basarsi su delle fonti attendibili. Per cui reputo il progetto volto alla creazione del giornalino scolastico come un mezzo utile, che ha il fine di esporvi all’informazione in maniera corretta, in una fase delicata della vostra crescita.