La sacre scritture sono in realtà dei testi di ufologia? E se davvero dovessimo riscrivere la storia dell’umanità dalla preistoria fino ai giorni nostri?
di Daria Efficace
Mauro Biglino è un teologo e saggista che da diversi anni si occupa di traduzione dall’ebraico biblico per molte case editrici. Durante il suo lavoro di traduzione dal codice di Leningrado (il più diffuso manoscritto biblico, databile 1008), Biglino ha potuto riscontrare alcune incongruenze nella traduzione della Sacra Bibbia che tutti noi custodiamo (seppur non leggiamo) in casa.
Ad esempio, il termine ebraico Elohim non si riferisce ad una singola entità (Dio) come si sostiene da secoli, bensì si tratta di un termine plurale che indica più persone. Ad oggi, molti studiosi come Biglino si interrogano sulla provenienza e l’identità di questi esseri, ipotizzando anche una possibile presenza odierna nel mondo.
Tutto ciò che si sa finora è che questi Elohim sono una popolazione extraterrestre molto avanzata dal punto di vista tecnologico, in quanto si ritiene che viaggiassero su delle macchine volanti e che avrebbero dato vita all’Homo Sapiens. Questo progresso tecnologico insieme alla loro volontà di costruire delle strutture di potere incuteva molto timore tra i popoli.
Fra questi Elohim spiccava la figura di Jahvè, uno dei tanti governatori menzionati (Kemosh, Milkom, etc) a cui era stato affidato il ruolo di governare il territorio e la popolazione d’Israele. Inoltre si pensa che questo essere sia stato il mandante di genocidi, infanticidi, leggi razziali e violenze sulle donne citati soprattutto nella Genesi. In aggiunta, Biglino durante le sue interviste e conferenze asserisce che nella Bibbia non si parla dell’esistenza di un Dio trascendente, onnipotente ed onnisciente, ma si tratta sostanzialmente di un libro di guerra che, quindi, non ha nulla a che fare con la sfera religiosa.
L’esercizio che propone Biglino è proprio quello di non sostituire alcuni termini ebraici, come ad esempio Elohim e Jahvè, e di leggere la Bibbia senza i filtri imposti dalla Chiesa per comprendere meglio l’attendibilità di queste affermazioni.
È doveroso precisare che Biglino basa tutta la sua ricerca su un’affermazione: ‘facciamo finta che’, in quanto nessuno è in grado di stabilire con assoluta certezza la reale esistenza di Jahvè, degli Elohim né tantomeno di Dio.
Le molteplici incongruenze dei testi biblici costituiscono solo una piccola parte di tutte quelle testimonianze di origine ignota che abbiamo rinvenuto nel corso della storia che hanno alimentato l’ipotesi della presenza forme di vita extraterrestri nel mondo antico: le linee di Nazca in Perù, la famosa Jomon Statue conservata nel Museo Nazionale di Tokyo in Giappone, oppure le incisioni rupestri a Sego Canyon nel deserto dello Utah (Usa) solo per citarne alcune.
In particolare, discipline come la paleoastronautica, la paleoufologia e l’ufologia si occupano di far luce su questi aspetti parzialmente approfonditi e non riconosciuti dalla comunità scientifica.
Per tante persone tutto questo potrà risultare assurdo ed inconcepibile… ma se fosse veramente la realtà, come reagirebbe la società mondiale? Provate ad immaginare la risposta a questa domanda, ma soprattutto provate a pensare su come sarebbe riscrivere la storia dell’umanità dalla preistoria fino ai giorni nostri…