In visita con i ragazzi della 2° B e della 2° E nei 600 ettari di verde dove Storia e Natura si incontrano in un insieme armonico e suggestivo
di Nancy Rotondaro e Gaia Salvalaio
Il giorno 26 ottobre 2016 noi ragazzi della 2° B e della 2° E siamo andati in visita alla Tenuta di Castelporziano accompagnati dalle prof.sse Di Muro e Benedetti.
Castelporziano è una delle residenze presidenziali del capo dello Stato Sergio Mattarella, dove egli è solito trascorrere brevi periodi d’estate e d’inverno. La Tenuta di Castelporziano si estende per circa 6000 ettari ed arriva fino al mare comprendendo alcune altre storiche tenute: Trafusa, Trafusina, Riserve Nuove e Capocotta.
La storia della Tenuta è molto antica e il suo territorio risulta abitato fin dall’epoca preistorica, come dimostrano i ritrovamenti avvenuti nel corso degli scavi per la realizzazione della via Cristoforo Colombo.
In essa è presente una grande varietà di ambienti naturali tipici dell’ambiente mediterraneo: pinete, quercete, sugherete, leccete ed anche pascoli. Inoltre ci sono degli ampi prati in cui vengono addestrati cavalli, di pura razza irlandese, adatti per le forze dell’ordine. Infine possiamo incontrare diversi altri tipi di mammiferi, quali caprioli, daini, cervi, cinghiali e lepri.
I cervi sono riconoscibili dai palchi (o trofei) lunghi e ramificati e dal loro manto estivo marrone-rossiccio e giallastro in inverno; i caprioli, invece, grazie alla parte posteriore bianca ben visibile e ai palchi a tre punte dei maschi; i daini infine dalla lunga coda bordata di nero.
Una volta arrivati alla Tenuta abbiamo iniziato la visita guidati da Alessandro, un membro del Corpo Forestale dello Stato, che ci ha ben spiegato ogni cosa.
Camminando lungo alcuni sentieri, e stando a contatto diretto con la natura, abbiamo prima potuto visitare un antico fontanile, la gabbia dei cinghiali ed una quercia secolare.
Poi siamo entrati nel museo di Capocotta, già villa della principessa Iolanda Margherita di Savoia, prima figlia di Vittorio Emanuele III re d’Italia e di Elena del Montenegro.
Al suo interno abbiamo potuto vedere alcuni video che ci hanno illustrato meglio la vita degli animali e la flora tipica di queste zone.
Castelporziano è importante anche per l’avifauna, perché tutti gli uccelli che si fermano in quest’area vengono registrati: viene loro fissato un anello all’ultimo dito della zampa come segno di riconoscimento, così se dovessero raggiungere un altro laboratorio di ricerca, si potrebbe facilmente capirne la provenienza. Alcuni uccelli tipici della Tenuta sono la tortora, che si sente facilmente cantare nei pomeriggi estivi; il picchio verde, tipico uccello arrampicatore dei boschi; la cinciarella, la ghiandaia marina e molti altri.
A Castelporziano sono presenti ancora resti delle antiche ville romane, in cui i Romani amavano oziare, e soprattutto delle terme, luoghi di socializzazione e di relax per uomini e donne.
Lo sviluppo interno tipico di questa tipologia di edifici era quello di una successione di stanze, con all’interno una vasca di acqua fredda, la sala del frigidarium, solitamente circolare, con copertura a cupola e acqua a temperatura bassa, seguita all’esterno dal calidarium, con vasche di acqua calda. Tra il frigidarium e il calidarium vi era probabilmente una stanza mantenuta a temperatura moderata, il tepidarium, adiacente al calidarium, in cui veniva creato un raffreddamento artificiale.
È stata quindi un’interessante giornata sotto l’aspetto naturalistico e quello storico, ma nello stesso tempo abbiamo così avuto l’opportunità di visitare un luogo importante al giorno d’oggi perché residenza del Presidente della Repubblica